Il ricollocamento del personale delle province nelle università
Tra i 735 commi della legge di stabilità per l’anno 2015 (legge 190/2014) esaminiamo questa volta il comma 425 che prevede che le università siano destinatarie della ricognizione dei posti da destinare alla ricollocazione del personale delle città metropolitane e province posto in mobilità all’interno del processo di razionalizzazione messo in campo dal governo. Si attende allo scopo una nota della Funzione Pubblica che dovrà chiarire la portata della norma e soprattutto la sua applicazione.
Cosa dice la norma
In particolare si dispone che le amministrazioni (comprese le Università) comunicano un numero di posti, soprattutto riferiti alle sedi periferiche, corrispondente, sul piano finanziario, alla disponibilità delle risorse destinate, per gli anni 2015 e 2016, alle assunzioni di personale a tempo indeterminato secondo la normativa vigente, al netto di quelle finalizzate all’assunzione dei vincitori di concorsi pubblici collocati nelle graduatorie vigenti o approvate alla data di entrata in vigore della presente legge. Il comma stabilisce che nelle more del completamento del procedimento di ricollocazione alle amministrazioni è fatto divieto di effettuare assunzioni a tempo indeterminato. Addirittura si prevede che le assunzioni effettuate in violazione del presente comma sono nulle.
La disposizione va letta coordinandola con il comma successivo, il 426 che proroga (dal 31
dicembre 2016) al 31 dicembre 2018 il termine concernente la stabilizzazione dei precari della
P.A. In particolare, la disposizione proroga il termine entro il quale le amministrazioni possono
(secondo quanto previsto dall’articolo 4, commi 6, 8 e 9, del DL n.101/2013) bandire procedure
concorsuali per assunzioni a tempo indeterminato con riserva di posti a favore di titolari di
contratti a tempo determinato; prorogare contratti di lavoro a tempo determinato dei soggetti
che abbiano maturato almeno 3 anni di servizio alle loro dipendenze; procedere ad assunzioni a
tempo indeterminato di lavoratori socialmente utili (iscritti in apposito elenco regionale
secondo criteri di “priorità”).
Per sapere le difficoltà di applicazione e il collocamento dei dipendenti, si prega di continuare la lettura cliccando sul documento seguente
Le universita e il meccanismo di ricollocamento del personale delle province
L’articolo è stato scritto dal dott. Vincenzo Tedesco e pubblicato su Scuola24 in data 27.01.2015